CVS - Linee guida uso di chiese, cappelle e centri parrocchiali

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"Quando lo spazio della chiesa non è più adatto"

Linee guida per una destinazione d’uso allargata di chiese e cappelle e centri parrocchiali cattolici

I numerosi cambiamenti che stiamo vivendo possono avere un‘ampia gamma di ripercussioni sulla vita di ognuno. Questi cambiamenti non riguardano solo la nostra percezione di noi stessi, ma anche quella delle nostre comunità parrocchiali.
L‘immagine della Chiesa si è sempre espressa attraverso i suoi edifici sacri. Oggi non è diverso. In molti luoghi, nei prossimi anni si porranno domande concrete sul significato e lo scopo della conservazione di beni immobili e infrastrutture appartenenti alla Chiesa.

Nel 2020 abbiamo pubblicato un Decreto (modello) sull‘ammissione di altre religioni, confessioni o gruppi religiosi, nonché della Fraternità Sacerdotale San Pio X e di “teologi indipendenti“, nelle chiese e cappelle cattoliche. All‘epoca, il decreto della CVS non fu pubblicato, poiché essa raccomandava di utilizzare la formulazione del testo, se del caso, per i decreti a livello diocesano. Da allora, è diventato chiaro che le questioni sono cambiate. Ringraziamo vivamente lo storico dell‘arte Johannes Stückelberger, professore di Estetica religiosa ed ecclesiastica all‘Università di Berna fino al 2023, per la sua guida pratica “Erweiterte Nutzung kirchlicher Gebäude” e, più in generale, per gli approfondimenti che ci ha fornito. La seguente presentazione ha un debito di gratitudine nei suoi confronti.
Al di là del contesto accademico, esiste anche un alto margine di consenso a tutti i livelli della Chiesa (Conferenze episcopali, Dicastero per la Cultura e l‘Educazione) e della politica (Consiglio d‘Europa) riguardo al trattamento e alla conservazione degli edifici sacri.

Allo stesso tempo, ci si interroga sempre più spesso sull‘uso condiviso o alternativo di infrastrutture finanziariamente costose.
Con queste linee guida, noi, vescovi e abati territoriali, vogliamo soprattutto offrire un aiuto nella gestione di spazi ecclesiali (chiese, cappelle, centri parrocchiali) che sembrano, sempre di più, troppo grandi. In questo contesto, il termine “destinazione d’uso allargata“ evoca apertura. Si intende incoraggiare un‘ampia esplorazione delle opzioni in ciascuno di questi casi, al fine di trovare la miglior soluzione possibile. Si può spaziare dall‘uso proprio esteso dello spazio sacro, all‘affitto o alla vendita, all‘uso misto con altri partner.
Incoraggiamo tutti gli interessati a impegnarsi seriamente in un processo di riflessione comunitaria. Oltre a queste brevi linee guida, troverete ulteriori informazioni alla fine.

Friburgo, 2 dicembre 2024
I vescovi e gli abati territoriali della Svizzera

 

https://www.ivescovi.ch/quando-lo-spazio-della-chiesa-non-e-piu-adatto-pdf/

 

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